6 CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE per
“ESPERTO in BALISICA FORENSE” e ANALISI e RICOSTRUZIONE della SCENA del CRIMINE”
PRESUPPOSTI DEL CORSO:
E’ ormai cronaca di tutti i giorni che persone, le più diverse, compiano delitti con l’impiego di armi da fuoco o da taglio oppure provocano incidenti per l’incauto uso delle stesse. Premesso ciò, si critica di continuo la conduzione delle indagini: tutti sono diventati “esperti” guardando i noti programmi televisivi dove il “caso” , nell’arco delle due ore, viene sempre risolto con esito favorevole per la “giustizia” grazie al lavoro di bravi e solerti investigatori; purtroppo la realtà non è così. L’indagine investigativa e quella tecnico- scientifica- forense, in un’epoca caratterizzata dall’informatica e dalla moderna tecnologia non riesce a risolvere le lungaggini di un processo diventato ormai farraginoso ed incomprensibile al grosso pubblico.
Per quanto riguarda il settore della balistica forense – analisi e la ricostruzione della scena del crimine, è sufficiente andare in tribunale per assistere a qualche udienza dibattimentale dove si discute su un reato commesso con l’impiego di un’arma da fuoco, da taglio o con l’impiego di esplosivi, per rendersi conto che, di norma, le persone chiamate a risolvere le incognite di natura tecnico – scientifico -forense si rivelano molto spesso prive di una vera formazione specialistica. Per maggiori chiarimenti sulla realtà italiana del settore si consiglia di visitare il sito http://www.earmi.it/varie/periti.htm di un noto magistrato dove, di seguito, si sintetizza con le seguenti affermazioni:
“… è del tutto normale vedere colonnelli di artiglieria, che non hanno mai visto esplosivi in vita loro, accettare perizie su bombe, esplosivi, materiale pirotecnico, con assoluta ignoranza di causa; è normale trovare ingegneri e geometri che discettano di diritto delle armi, che ottengono perizie importanti e profumatamente pagate, ma i quali dichiarano che un proiettile di piombo è un proiettile di acciaio perforante perché non hanno mai sezionato un proiettile in vita loro. E altrettanto normale è vedere che i giudici affidano perizie che coinvolgono interessi rilevantissimi a certi periti, solo perché un collega gli dice che quello è un perito, senza preoccuparsi di chiedergli quali esperienze specifiche egli abbia, ed a quale livello, e senza informarsi se per caso quel dato perito non abbia già fatto delle figure barbine in tribunale”.
In Italia, a differenza di altri stati, manca una scuola di formazione professionale specialistica nel settore della balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine. Nessuna struttura di formazione pubblica, ad eccezione dell’Università degli Studi della Tuscia , con sede a Viterbo- facoltà di scienze politiche e delle relazioni internazionali – dipartimento di economia, ingegneria, società e impresa ( D.E.Im.) offre un breve percorso formativo in “balistica forense” che comunque non è sufficiente per svolgere l’attività forense. Le armi, oltre a rappresentare nell’immaginario di chi non le conosce, una grave minaccia sociale, costituiscono per lo studente un grave rischio; di conseguenza, meglio non cimentarsi.
Per comprendere al meglio la balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine bisogna necessariamente esercitarsi con armi vere, sparare, sperimentare, confrontare e ampliare la conoscenza con tutte quelle materie che permettono di formare al meglio un “ esperto” della materia. Il risultato nessun ente di formazione pubblica intende assumersi l’onere di un simile rischio offrendo un corso di formazione professionale in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine; al massimo offrono dei Master prettamente teorici-conoscitivi che si rivelano, di fatto, inutili dal punto di vista pratico per l’inserimento nel mondo dei consulenti tecnici o dei periti forensi.
Nell’offerta formativa, da parte dei privati, è di fondamentale importanza saper scegliere la scuola migliore, analizzare i programmi, chiedere, informarsi, confrontare, prendere conoscenza del quadro docenti che deve essere composto da professionisti qualificati, in possesso di esperienze non solo teoriche ma soprattutto pratiche. In queste materie, alquanto particolari, sul territorio nazionale, di veri professionisti ce ne sono pochissimi e quelli di formazione straniera non conoscono la realtà del dibattimento in Italia. Un buon docente deve saper formare un giovane al “saper fare” quale elemento fondamentale per chi poi vuole svolgere questa professione. Frequentare un corso di formazione dove vi sono più di 10 frequentatori per volta è un segno negativo in quanto la professionalità la si insegna in un rapporto diretto fra docente e studente non di certo in un’aula con decine di frequentatori. Un corso di breve durata, la mancanza di esperienze pratiche e sperimentali in poligono di tiro e sulle scene del crimine, quelle vere, sono altri elementi di segno negativo che indicano una formazione molto parziale, quindi insufficiente, per poi affacciarsi sul mondo della consulenza tecnica nel campo forense.
Nell’ambito di una società moderna e multiculturale , ma sempre più violenta, lo studio delle armi e delle correlate investigazioni scientifiche inerenti a questo delicato settore diventano, giorno dopo giorno, sempre più necessarie al fine della prevenzione del crimine e della certezza della prova.
Per quel che riguarda la cultura specifica dell’esperto in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine non è più sufficiente essere in grado di verificare se un’arma sia funzionante o meno, ma diventa necessario allargare la propria competenza anche all’analisi della scena del crimine. Non bastano più le cognizioni generiche di balistica forense ma entrano in campo tante altre specifiche conoscenze che riguardano la ricostruzione della dinamica del fatto delittuoso nella sua sequenza cronologica.
La figura del consulente balistico forense non è più marginale, come talvolta è stata considerata in passato: oggi è divenuta di primaria importanza in quanto, operando in piena autonomia nel rispetto della normativa vigente, deve essere in grado di fornire al Giudice elementi di prova scientificamente corretti. L’’ordinamento processuale italiano, vuole che la “prova” si formi nel dibattimento, quindi l‘esperto in campo balistico forense e analisi – ricostruzione della scena del crimine deve presentare al giudice la “prova certificata” in relazione agli elementi oggettivi rinvenuti sul luogo del reato e/o persone e cose coinvolte; dalla quale può derivare la colpevolezza o meno di un imputato.
Per quanto riguarda l’iscrizione all’albo dei periti di un tribunale italiano, in assenza di specifici elenchi, è sufficiente compilare un modulo in autocertificazione fornito direttamente dalla stessa cancelleria, allegandovi un documentato di curriculum professionale ( artt. 13/24 disposizioni di attuazione c.p.c. artt .61/64 -191/201 cod. proc. civ.).
In Italia non esiste un “Ordine dei Periti Balistici”, di conseguenza l’iscrizione all’Albo dei Consulenti Tecnici o dei Periti del Giudice non presenta particolari problematiche. A questo proposito è doveroso segnalare che la tempistica relativa alle iscrizioni è abbastanza lunga in quanto la Commissione di selezione si riunisce, di norma, solo una volta all’anno decidendo l’iscrizione o meno del tecnico all’Albo dei Consulenti del Tribunale. In alternativa la normativa vigente offre a chiunque la possibilità di essere chiamato a svolgere una consulenza tecnica o perizia in quanto può essere scelto direttamente dal Pubblico Ministero o dal Giudice in ragione di una sua conoscenza diretta o per riferita, e che quindi lo ritenga idoneo a svolgere quell’incarico fiduciario.
La consulenza tecnica svolta per conto della Procura della Repubblica o la perizia per il Giudice del Tribunale offrono ampi margini di manovra in quanto chi si ritiene “esperto” è spesso chiamato a dimostrare le proprie capacità acquisite nell’ambito del corso formativo… I problemi nascono quando si giunge al dibattimento e nasce il confronto nel contraddittorio fra accusa e difesa, dove gli accertamenti svolti non mancano di dimostrarsi spesso superficiali, incompleti o errati, di conseguenza, non attendibili.
Come si è appena ricordato la “balistica forense – l’analisi e ricostruzione della scena del crimine ” sono diventate materie molto importanti in relazione al fatto che la maggioranza dei fatti delittuosi avvengono con l’impiego delle armi da fuoco. Di conseguenza, si chiede all’ esperto in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine di compiere un lavoro che va ben oltre il funzionamento o meno di un’arma o all’identificazione di una cartuccia e di un proiettile.
La Società “Investigazioni Scientifiche Sicurezza”, S.r.l. con un quadro di docenti qualificati e addestrati con puntigliosa attenzione nelle materie che interessano sia la balistica forense sia la ricostruzione della scena del crimine, sia l’attività dibattimentale in tribunale, da anni è impegnata nella formazione di persone che debbono dimostrare e dimostrano continuamente un particolare professionalità specifica nel campo investigativo – scientifico – forense.
Il programma di formazione, unico nel suo genere, frutto di studi anche a livello internazionale, unisce fin da subito la parte pratica a quella teorica in modo di mettere il frequentatore del corso in grado di operare fin dall’inizio con profonda conoscenza di causa e soprattutto con il piacere di svolgere una formazione su base esperienziale, ad ogni lezione il partecipante al corso professionale dovrà affrontare tematiche diverse su casi reali a partire dal c.d. tavolo tecnico.
Per raggiungere gli obiettivi sopra indicati è stato stabilito che il corso professionale debba prevedere almeno 600 ore di lezione. Delle stesse, 400 ore sono destinate all’attività pratica nel laboratorio di balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine , le restanti 200 ore si sviluppano su una formazione pratica-teorica sul materiale già acquisito in sede di lezione frontale. Ad oggi sono gli stessi frequentatori che, prima di affrontare gli esami, aumentano il monte ore di addestramento proprio per la consapevolezza che bisogna “saper fare” prima di cimentarsi in ambito dibattimentale forense.
Nell’ambito del corso, un ruolo importante viene dedicato alla “scena del crimine” con il sopralluogo in aree dove si è verificato realmente un fatto delittuoso per poi procedere, in base agli elementi oggettivi, alla successiva attività di ricostruzione della dinamica del fatto. Affrontare un caso reale dal fatto delittuoso al dibattimento è il modo migliore di apprendere con interesse e piacere del “saper fare”.
Il “tavolo tecnico” è un’altro momento importante per giungere alla simulazione del dibattimento con la presentazione delle prove scientifiche.
Questo percorso di formazione , unico nel suo genere, ha l’intento di approfondire al massimo questa materia, partendo dal sopralluogo fino a giungere al dibattimento in un’aula di giustizia. Il nostro fine è quello di fornire una formazione professionale la più possibile “concreta”, con il preciso obiettivo di mettere il frequentatore nelle condizioni di “saper fare” sia a livello teorico ma soprattutto pratico.
Per coloro che già dimostrano una buona preparazione teorico pratica, viene offerta la possibilità di partecipare, in qualità di osservatori, a operazioni che si svolgeranno su una reale “scena del crimine” oltre a presenziare a dibattimenti in aula di Tribunale.
OBIETTIVO DEL CORSO:
L’obiettivo del corso è l’acquisizione, attraverso un’attività soprattutto pratica, di competenze metodologiche e di conoscenze strumentali utili al corretto svolgimento della professione di “esperto in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine” per la corretta valutazione dell’evento delittuoso nei suoi poliedrici aspetti Tecnico-Investigativi-Scientifici.
La partecipazione a questo corso di formazione per diventare “Esperto in Balistica Forense – Analisi e Ricostruzione della scena del crimine” offre la possibilità di far fronte alla innovativa e continua richiesta di queste professionalità da parte sia dell’autorità giudiziaria sia dei collegi di difesa formata dagli avvocati, c.d “difesa tecnica nelle indagini difensive”; ciò alla luce delle disposizioni introdotte nel nostro ordinamento dalla legge 397/2000 che ha riconosciuto, anche alla difesa (art. 327 bis c.p.p), la possibilità di svolgere quelle indagini difensive, avvalendosi dell’aiuto di Esperti laddove siano necessarie specifiche competenze tecniche.
Ulteriore scopo dell’insegnamento è l’acquisizione di un metodo scientifico per:
- l’osservazione dei luoghi e delle cose;
- la descrizione meticolosa degli elementi oggettivi trovati sulla scena del crimine;
- una migliore interpretazione dei fenomeni balistici: balistica interna, esterna e terminale, supportata dallo svolgimento di attività di sperimentazione in poligono di tiro e in laboratorio balistico;
- la raccolta e la conservazione dei reperti;
- la ricerca del miglior risultato possibile attraverso l’impiego di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia;
- la realizzazione del fascicolo dei rilievi tecnici e degli accertamenti balistici svolti;
- l’acquisizione della tecnica dell’esposizione delle prova nel dibattimento;
- una migliore professionalità del consulente tecnico di parte, del consulente tecnico d’ufficio e del perito nelle rispettive responsabilità.
La presentazione della prova balistica nel dibattimento diventa un momento di confronto e scontro tra professionisti, di conseguenza, il “sapere fare” diventa un elemento fondamentale per dimostrare, oltre che la propria professionalità, la verità oggettiva scaturita dall’analisi degli elementi presi in esame.
In un situazione nella quale il sapere del difensore dell’imputato o del pubblico ministero non sono più sufficienti per difendere o per accusare, la collaborazione di un vero esperto diventa momento essenziale per il buon risultato del processo. Da qui nasce l’esigenza di creare delle figure professionali altamente specializzate nel settore.
Premesso ciò, la figura dell’esperto in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine deve essere formata sia sotto l’aspetto teorico mediante lo studio universitario e la frequenza di Master, ma poi soprattutto svolgendo corsi di formazione professionale pratici in modo da poter acquisire quei dati tecnico-scientifici qualificati in un settore dove interagiscono i diversi campi delle scienze criminalistiche: la balistica, la biologia, la medicina legale, la merceologia, la fisica, la chimica, la foto–videoregistrazione, le indagini investigative, ecc.
Un buon corso, come richiesto dalla Comunità Scientifica Internazionale, è caratterizzato da tre elementi fondamentali:
- un programma chiaro e concreto,
- una durata significativa del corso,
- un “sapere qualificato” dei docenti.
DESTINATARI:
Il progetto di formazione professionale è indirizzato a tutti coloro che sono già in possesso di un diploma di laurea breve o meglio ancora di laurea magistrale che hanno deciso d’investire sulla propria formazione per acquisire quella “professionalità” che gli permetterà poi di svolgere un’attività economicamente remunerativa, ma soprattutto piena di “soddisfazioni”.
Le attività pratiche, che avvengono spesso in luoghi di accesso critico e all’aperto quali i poligoni di tiro o dove è avvenuto un fatto delittuoso obbligano ciascun frequentante a dotarsi di vestiario idoneo e comodo oltre alle anti rumore e occhiali da tiro di dotazione personale.
Nel contesto indicato, ciascuno frequentante dovrà :
– avere il porto d’armi per uso sportivo ( per l’impiego diretto delle armi da fuoco)
- munirsi di un computer portatile personale;
- munirsi di macchina fotografica digitale;
- essere indipendente per gli spostamenti.
CALENDARIO DEL CORSO:
Il calendario del Corso Professionale verrà deciso nell’ambito della prima lezione assicurando:
- un incontro mensile nella giornata di venerdì pomeriggio dove viene svolta attività di laboratorio (facoltativo), sabato (mattina e pomeriggio) e domenica (mattina), nell’ambito dei quali verranno svolte alternativamente lezioni teoriche con verifica delle conoscenze acquisite e attività pratiche nel poligono di tiro o nel laboratorio di balistica forense;
- invio di quiz per la verifica dell’ apprendimento della materia;
- più incontri della durata di una settimana “Full Immersion” per approfondimenti;
- sopralluoghi sulla scena del crimine, su incarico della Procura della Repubblica, incarico di Perizia o incarico di Indagini difensive;
- partecipazione alle udienze dibattimentali come uditori.
ESAME FINALE:
Al termine del corso, completate le 600 ore di lezione, ciascun frequentante, dopo un pre-esame, potrà sostenere quello finale consistente in due prove pratiche ed una orale davanti ad una commissione tecnico – scientifica- giuridica dove dovrà presentare una tesi scritta e saper esporre le conoscenze acquisite in un “dibattimento simulato” come in un’aula di Tribunale.
Al superamento dell’esame verrà consegnato, un “diploma”, così come avviene negli altri Stati Europei e una certificazione attestante le lezioni svolte con indicati gli argomenti trattati nelle singole lezioni e le esperienze pratiche svolte sulla scena del crimine nonché l’attestazione della partecipazione a operazioni peritali o di consulenza tecniche svolte per conto del Tribunale. Questa documentazione serve come curriculum per l’iscrizione all’Albo dei Periti Balistici presso il Tribunale.
SEDE DEL CORSO:
Le località dove si svolgeranno le lezioni del Corso Professionale, per ora, vengono indicate le seguenti:
– APRILIA quale sede istituzionale;
- Poligono di tiro Poggio di Primo – Borgo Montello ( Latina);
- Altre località che verranno decise di comune accordo fra la Direzione ed i frequentatori per le attività di sopralluogo sulla scena del crimine.
COSTI:
Il costo del Corso Professionale per “ Esperto in Balistica Forense – Analisi e Ricostruzione della Scena del Crimine “ è di € 7.200 ( settemiladuecento) + I.V.A (22%), dei quali è previsto un pagamento di € 600 (seicento) + I.V.A (22%) al momento dell’iscrizione.
E’ possibile rateizzare il costo del Corso Professionale con la seguente modalità:
- € 600 (seicento) + I.V.A (22%) per l’iscrizione e successivamente 22 rate mensili di € 300 (trecento) + I.V.A (22%) fino al completamento del pagamento del costo del corso.
Per poter sostenere l’esame e acquisire il Diploma e il l rilascio del relativo Curriculum Esperienziale è necessario raggiungere le ore previste per il corso e adempiuto all’intero pagamento dello stesso. Nel caso di abbandono del Corso non verrà rilasciato alcun tipo di certificazione.
ISCRIZIONE AL CORSO:
Le richieste di iscrizione, effettuate sul modulo in allegato, dovranno essere inviate in via preliminare alla e-mail centrobalisticaforense@balisticaforense.com e poi consegnato in originale alla prima lezione del corso.
Il Corso Professionale è limitato per motivi tecnico – organizzativi a un numero massimo di 10 persone, proprio per garantire la massima formazione professionale individuale.
Si ricorda a coloro che sono titolari di partita I.V.A che gli importi fatturati sono detraibili dalla denuncia dei redditi trattandosi di spese relative alla formazione ( avvocati – medici ecc).
Sono a carico di ciascun frequentante:
- l’abbigliamento tecnico di sicurezza,
- i viaggi da e per il poligono di tiro,
- i viaggi da e per il Centro Balistica Forense,
- i viaggi da e per i sopralluoghi sulla scena del crimine,
- i viaggi da e per i Tribunali,
- il vitto e l’alloggio.
NB.
La partecipazione a questo corso rappresenta un’eccezionale investimento professionale e culturale in quanto permetterà di svolgere l’attività da libero professionista come Esperto in balistica forense – analisi e ricostruzione della scena del crimine con un patrimonio di conoscenze e di esperienze uniche.
Il Corso Professionale si limita a formare liberi professionisti nelle materie di indagini difensive, consulenze tecniche e perizie forensi.
Si informa ai frequentatori che, ai sensi del’art. 13 D. lgs nr. 196/2003 , il trattamento dei dati personali da parte della società organizzatrice è strettamente finalizzato all’espletamento delle attività di didattica che avverrà a cura delle sole persone preposte al procedimento organizzativo e per il tempo necessario al conseguimento degli scopi per cui sono stati raccolti.
Programma delle materie di studio
BALISTICA FORENSE
Le Armi:
Le armi in generale e nei singoli modelli;
Armi proprie:
Armi da guerra, armi tipo guerra, armi comuni da sparo, armi sportive, armi antiche, parti di armi, marchi e numeri di matricola, le armi disattivate, le armi ad aria compressa.
Armi improprie:
Strumenti atti ad offendere;
Le armi da fuoco portatili:
Armi lunghe, le armi corte, le ami a colpo singolo, le armi a ripetizione manuale, le armi a ripetizione semi-automatica, le armi a ripetizione automatica le armi a canna liscia le armi a canna rigata, il calibro, la rigatura, il ciclo funzionale di un’arma;
Sistemi di mira:
Il mirino, la tacca di mira, la diottra, il tunnel, il laser, le ottiche.
Il munizionamento moderno:
Le cartucce, il proiettile, la carica di lancio, l’innesco, le borre, cartucce a munizionamento a palla, le cartucce con munizionamento spezzato, l’identificazione della marca e del calibro.
Balistica:;
Balistica interna, balistica esterna, balistica terminale, potere d’arresto, effetti del munizionamento sul bersaglio. Montaggio e smontaggio armi,
Confronti Balistici:
Il microscopio comparatore ottico per confronti balistici, il microscopio misuratore, le caratteristiche di classe, le caratteristiche d’individualità d’arma, i confronti balistici.
L’identificazione dell’arma usata nel fatto delittuoso;
Le banche dati di ausilio all’identificazione dell’arma impiegata nel fatto delittuoso.
Le Ferite d’arma da fuoco:
Le caratteristiche delle ferite prodotte dai proiettili dalle armi da fuoco, foro di entrata del proiettile, foro di uscita del proiettile, traiettoria percorsa dal proiettile, ricostruzione della scena del crimine in relazione alla morfologia dei proiettili in reperto.
Il sopralluogo balistico:
La distribuzione dei bossoli e dei proiettili sulla scena del crimine, la ricerca dei punti d’impatto dei proiettili al fine di stabilire la posizione dello sparatore;
La documentazione dei punti d’impatto dei proiettili, il prelievo e l’analisi delle sostanze presenti nell’interno dei crateri prodotti dai proiettili, Il metodo ottimale per la recupero degli elementi balistici (proiettili). I metodi di conservazione degli elementi balistici prima della consegna all’ufficio corpi di reato; La conservazione e classificazione dei bossoli e proiettili “Test” ottenuti dalla deflagrazione di cartucce con le armi in reperto.
L’Ufficio di Balistica Forense
Le apparecchiature per le indagini balistiche ed il loro impiego ottimale, gli archivi dati;
La biblioteca informatica;
Gli archivi TEST;
I protocolli di lavoro, la certificazione del lavoro svolto;
Le professionalità degli addetti agli accertamenti balistici, verifiche e test di controllo per la certificazione di qualità.
La preparazione tecnica e culturale di ogni singola persona al fine di poter affrontare il dibattimento in un aula giudiziaria;
Come si presenta in dibattimento il caso esaminato.
Esercitazioni:
Come si scrive una perizia o una consulenza;
Prove di sparo con recupero proiettili “Test”;
Sperimentazione in balistica interna, esterna e soprattutto terminale;
Analisi dei reperti balistici al microscopio comparatore ottico;
Ricostruzione della dinamica balistica e della scena del crimine;
Tavolo tecnico su fatti delittuosi realmente accaduti;
Strategia del processo in relazione agli elementi balistici trovati sulla scena del crimine;
Testimonianza tecnica in dibattimento.
I RESIDUI DELLO SPARO
I residui dello sparo;
Cenni storici sui residui dello sparo e relativi sistemi di analisi;
La ricerca dei residui dello sparo;
Sostanze contenute negli inneschi delle cartucce per armi portatili;
Metodo del prelievo mediante l’utilizzo di tamponi adesivi;
Il prelievo eseguito su indumenti e superfici varie;
Il confezionamento ed il sigillo dei reperti;
Le moderne tecniche di analisi particellare e le procedure semiautomatiche: microscopio elettronico a scansione (acronimo internazionale SEM) con microsonda analitica a raggi X (acronimo internazionale EDX;
Criteri di identificazione: fattore tempo del prelievo e fattore dimensioni;
Classificazione delle particelle di residuo;
Inquinamento e trasferimento delle particelle;
Errori di interpretazione delle analisi;
I residui dello sparo organici.
CENNI SULLE SOSTANZE ESPLOSIVE
Le sostanze esplosive:
Caratteristiche dei diversi esplosivi e le norme di sicurezza;
Legislazione concernente la classificazione TULPS degli esplosivi;
La carica prima dell’esplosione; l’inizio dell’esplosione; la formazione del cratere; la forma finale del cratere;
La ricerca e la repertazione dei residui dell’esplosione;
Il sopralluogo specialistico in caso di esplosioni;
La repertazione, il confezionamento dei reperti,
Il problema della contaminazione;
Gli inneschi per gli esplosivi.
Analisi dei reperti dell’esplosione: gli strumenti da laboratorio ed i rilevatori campali delle tracce di esplosivi;
La campionatura degli esplosivi integri e la loro successiva analisi;
Valutazione dei dati analitici ai fini investigativi ed aspetti procedurali;
Gli ordigni fatti in casa.
Esplosivi ed esplodenti;
I residui bellici;
L’esplosivistica forense, esercitazioni pratiche.
CENNI DI OPLOLOGIA SULLE ARMI DA FUOCO
– Riconoscimento dei materiali;
– Tecniche di costruzione delle armi antiche;
– Utilizzo delle armi antiche;
– Riconoscimento delle marche, dei punzoni e delle matricole;
– Datazione dei materiali;
– Datazione degli i interventi, delle trasformazioni o integrazioni;
– Smontaggio e ricerca dei punzoni di lavorazione e costruttivi;
– Aree e cronologia di utilizzo;
– Le vecchie fabbriche di armi ;
– Valutazioni tecniche e venali;
– Munizioni antiche;
– Riconoscimento dei sistemi d’arma;
– Riconoscimento dei materiali costruttivi;
– Riconoscimento dei marchi e della nazionalità.
IL SOPRALLUOGO
Organizzazione tecnica dell’intervento e relativi protocolli;
La valigia di criminalistica;
Interdizione dell’area e salvaguardia della scena del crimine;
Tecnica di osservazione;
Metodo di descrizione;
I rilievi tecnici del sopralluogo: rilievi planimetrici – rilievi descrittivi – rilievi fotografici – rilievi dattiloscopici – rilievi plastici;
L’esame del cadavere e i fenomeni tanatologici;
Rimozione, preservazione e trasporto di oggetti e sostanze repertate sul luogo del reato;
La repertazione in ambito del sopralluogo; metodi di prelevamento, custodia , conservazione dei reperti;
Accertamenti tecnici ripetibili, irripetibili, distruttivi;
Accertamenti tecnici urgenti;
La richiesta di accertamenti tecnici e la relativa autorizzazione da parte dell’A.G. competente;
L’apertura del fascicolo;
La procedura amministrativa e la relazione tecnica;
La documentazione fotografica: analogie e differenze tra le procedure relative al sopralluogo e quelle successive ai trattamenti sui reperti;
Ricostruzione tridimensionale della scena del crimine;
Il fascicolo dei rilievi tecnici.
Le norme di sicurezza che gli operatori debbono osservare in una situazione di sopralluogo;
Indumenti da indossare per prevenire gli inquinamenti;
Infortunistica.
L’attività di sopralluogo nella balistica e nell’esplosivistica forense , esercitazioni pratiche su molteplici scene del crimine simulate.
- per coloro che sono disponibili , su richiesta, possono partecipare alla ricostruzione della scena del crimine in casi reali in qualità di ” ASSISTENTE”.
CENNI DI CHIMICA
Che cosa è la chimica forense;
L’atomo e la sua struttura;
Simboli chimici degli elementi;
La tavola periodica degli elementi;
I composti chimici;
La formula chimica;
I legami chimici e le molecole;
I tipi di reazione chimiche;
Reazioni esotermiche ed endotermiche;
Gli stati della materia;
Acidi e basi ;
Soluzioni di elettroliti;
Reazioni di ossidoriduzioni ;
Cenni di chimica organica ;
Biochimica : la chimica dei composti della vita;
Metodi di riconoscimento delle sostanze chimiche ;
Tecniche di separazione delle sostanze chimiche;
La chimica nella balistica ed esplosivistica forense (aspetti pratici).
CENNI DI FISICA
Obiettivi e metodo di lavoro;
Definizione di grandezza fisica e metodi per eseguire una misurazione;
Sistema Internazionale (SI) di unità di misura;
Unità di misura del tempo: il secondo;
Unità di misura della massa: il chilogrammo;
Multipli e sottomultipli delle unità consentiti dal “SI”;
Misure, errori, strumenti di misura;
Grandezze fondamentali: lunghezza – massa – tempo – temperatura – intensità luminosa;
Grandezze derivate: velocità-accelerazione – intensità di corrente – forza di attrito;
Misure di piccole lunghezze: il calibro;
Misure di grandi distanze : la triangolazione; concetto di massa e peso di un corpo;
Misura di massa con la bilancia;
Il principio di azione e reazione;
Energia cinetica di un corpo;
Energia potenziale:
Lavoro – potenza – energia;
La corrente elettrica, intensità luminosa, quantità e sostanza;
Principio di conservazione dell’energia;
La fisica nella balistica ed esplosivistica forense ( aspetti pratici).
CENNI DI MEDICINA LEGALE
Definizione e compiti della medicina legale con particolare attenzione agli aspetti penalistici, procedurali e criminalistici della materia.
Soccorso sanitario e scena del crimine: criticità e strategie operative.
Sopralluogo giudiziario medico legale nell’attività investigativa: cenni normativi e dottrinali, aspetti metodologico-applicativi.
Epoca della morte e modificazioni tanatologiche del cadavere: i segni della morte; elementi di entomologia forense; nuove acquisizioni ai fini della diagnosi di epoca della morte.
L’autopsia giudiziaria: metodologia e finalità; ruolo della fotografia e delle videoriprese nello studio della lesività e nell’esecuzione dell’autopsia;
Patologia forense speciale: classificazione delle lesioni in rapporto alla morfologia ed alla patogenesi;
Esame delle traiettorie prodotte dai proiettili; direzione di sparo, distanza di sparo;
Lesioni da energia meccanica: lesioni da corpi contundenti; lesioni da arma bianca; lesioni da arma da fuoco; grandi traumatismi.
Cenni di tossicologia ed indagini di laboratorio medico-legale.
La medicina legale nella balistica e nell’esplosivistica forense: aspetti tecnici ed esercitazioni pratiche.
LA FOGRAFIA DIGITALE E LA VIDEOREGISTRAZIONE
Le macchine fotografiche digitali;
Le ottiche utilizzabili;
Determinazione della lunghezza focale e degli obiettivi e della loro luminosità;
Gli obiettivi normali, grandangolari e teleobiettivi;
Videoregistratori; monitor; supporti magnetici e standard di registrazione;
Manutenzione e gestione delle attrezzature;
Riprese fotografiche e video in sede di sopralluogo;
Riprese macro e micro fotografiche;
Tecnica di ripresa;
Scelta degli obiettivi;
Movimenti della macchina;
Panoramica, zoomate;
Ingrandimenti e miglioramenti di fotogrammi;
Impiego della fotografia nella balistica ed esplosivistica forense (esercitazioni pratiche).
CENNI DI DIRITTO PENALE
L’efficacia della Legge;
La Legge e le fonti del diritto;
Il reato ed i suoi elementi essenziali : il reo – l’oggetto giuridico – il soggetto passivo – l’elemento oggettivo – la condotta – l’evento;
Le cause oggettive di esclusione del reato: l’adempimento di un dovere e l’uso legittimo delle armi – l’esercizio di un diritto – la legittima difesa – lo stato di necessità – l’eccesso colposo;
Delitti e contravvenzioni (classificazioni e differenze);
Le cause soggettive di esclusione del reato ;
Le circostanze del reato;
Il delitto tentato;
Il concorso di reati;
Il concorso di persone nel reato;
La imputabilità;
La pena;
Lettura approfondita del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.);
Lettura delle normative in materia di sicurezza sul lavoro (D.L.vo 626/94 e successive modifiche;.
Le obbligazioni civili che scaturiscono dal reato.
ESERCITAZIONI PRATICHE NELL’IMPIEGO DELLE NORME DEL DIRITTO PENALE IN PERCORSI D’INDAGINE E DIBATTIMENTALI .
CENNI DI PROCEDURA PENALE
La funzione sociale del processo;
Cenni generali sulla giurisdizione;
Le parti processuali: il Giudice; il Pubblico Ministero; la Polizia Giudiziaria; i Consulenti Tecnici d’Ufficio; il difensore ; i Consulenti Tecnici di Parte; L’Investigatore Privato.
Le prove;
I mezzi di ricerca della prova.
Cenni generali sulle misure cautelari;
Cenni generali sul procedimento e sul processo;
La fase dibattimentale ;
l’escussione dei Consulenti e dei Periti;
Cenni generali sull’ arresto e sul fermo;
L’incidente probatorio;
Il termine di durata delle indagini preliminari;
I procedimenti speciali;
Il giudizio dinanzi al Tribunale in composizione monocratica;
Cenni generali sulla revisione del processo;
cenni generali sul concetto di giudicato;
In particolare:
Art. 220 ( oggetto della perizia);
Art. 221 ( nomina del Perito);
Art. 222 ( incapacità e incompatibilità del perito);
Art. 223 ( Astensione e ricusazione del perito);
Art. 224 (Provvedimenti del Giudice);
Art. 225 ( Nomina del consulente tecnico);
Art. 226 ( Conferimento dell’incarico);
Art. 227 ( Relazione peritale);
Art. 228( Attività del perito);
Art. 229 ( Comunicazioni relative alle operazioni peritali);
Art. 230 ( attività dei consulenti tecnici);
Art. 231 ( Sostituzione del perito);
Art. 232 ( liquidazione del compenso al perito);
Art. 233 ( Consulenza tecnica fuori dai casi di perizia);
Art. 327 –bis ( attività investigativa del difensore);
Art. 358 ( attività d’indagine del Pubblico Ministero);
Art. 359 ( Consulenti tecnici del Pubblico Ministero);
Art. 360 ( Accertamenti tecnici non ripetibili);
Art. 391-bis (Colloquio, ricezione di dichiarazioni e assunzione di informazioni da parte del difensore)
Art. 391-ter (Documentazione delle dichiarazioni e delle informazioni)
Art. 391-quater (Richiesta di documentazione alla pubblica amministrazione)
Art. 391-quinquies (Potere di segretazione del pubblico ministero)
Art. 391-sexies (Accesso ai luoghi e documentazione)
Art. 391-septies (Accesso ai luoghi privati o non aperti al pubblico)
Art. 391-octies (Fascicolo del difensore)
Art. 391-nonies (Attività investigativa preventiva)
Art.391-decies (Utilizzazione della documentazione delle investigazioni difensive)
Legge 397 /2000 ( le indagini difensive) Il Giudice; Il Pubblico Ministero; La Polizia Giudiziaria; I consulenti tecnici d’Ufficio; Il difensore ; I consulenti tecnici di parte; L’Investigatore Privato.
La responsabilità del perito e del consulente tecnico
ESERCITAZIONI PRATICHE NELL’IMPIEGO DELLE NORME DI PROCEDURA PENALE IN PERCORSI D’INDAGINE E DIBATTIMENTALI .
Si informano i frequentatori che, ai sensi del’art. 13 D. lgs nr. 196/2003 e Regolamento Ue 2016/679, il trattamento dei dati personali da parte della società organizzatrice è strettamente finalizzato all’espletamento delle attività di didattica che avverrà a cura delle sole persone preposte al procedimento organizzativo e per il tempo necessario al conseguimento degli scopi per cui sono stati raccolti.