Confronti tra Proiettili
Le principali impronte caratteristiche lasciate sui proiettili dalla canna dell’arma
Gli accertamenti tecnico-strumentali che sono eseguiti sui proiettili, in questo caso il confronto comparativo, si basano sulla possibilità di individuare le impronte caratteristiche di classe e le impronte caratteristiche individuali che sono lasciate sul corpo cilindrico del proiettile a seguito alla deflagrazione della cartuccia nella omonima camera.
Per questa ragione l’impronta caratteristica di maggiore importanza è quella lasciata dalla rigatura dell’anima della canna, necessaria, nelle armi moderne a palla unica, per consentire la stabilizzazione del proiettile nella traiettoria e, quindi, una maggiore gittata.
E’ noto, infatti, che ciò che ostacola il moto di un proiettile e che ne condiziona di fatto la traiettoria è la resistenza dell’aria. Tale effetto che diventa tanto più importante quanto più è grande la sezione trasversale del proiettile.
Nei proiettili di forma allungata poi verrebbero ad agire delle forze di resistenza non bilanciate che potrebbero far ruotare il proiettile attorno ad un asse perpendicolare alla traiettoria, ottenendo l’effetto di aumentare la sezione trasversale. Se, però, il proiettile, oltre che del moto traslatorio del suo baricentro, fosse dotato di un moto rotatorio attorno all’asse longitudinale, l’effetto giroscopico, manterrebbe il suo asse stabilmente tangente, in ogni punto, alla traiettoria.
Perché al proiettile sia impresso il moto giroscopico è sufficiente creare lungo l’anima di canna, dei principi di rigatura con andamento elicoidale che imprimeranno al proiettile, incidendolo, un moto rotatorio attorno al proprio asse longitudinale. Se, come sempre capita, il proiettile avrà un diametro leggermente superiore a quello calcolato fra i pieni della rigatura, verrà infatti sottoposto, al momento dello sparo, ad una azione di forzatura sui pieni stessi che produrranno su di esso dei veri e propri solchi conduttori che lo obbligheranno ad assumere il movimento rotatorio voluto.
La rigatura di una canna è caratterizzata dal verso, dal passo e dall’inclinazione. Se si impugna correttamente una pistola e si osserva dall’alto la canna, il verso è il lato su cui volge la rigatura che può essere, dunque, destrorso o sinistrorso. La proiezione del moto elicoidale su un piano parallelo al piano di culatta o del vivo di volata è, ovviamente, una circonferenza che ha per diametro il calibro della canna. Se un punto si muove idealmente lungo l’elica, cioè lungo i solchi conduttori, la proiezione del suo moto nel piano avviene lungo questa circonferenza. Quando il punto ha percorso nel piano l’intero perimetro della circonferenza, avrà percorso, lungo l’asse della canna una distanza che viene indicata come passo della rigatura. L’angolo di inclinazione della rigatura è quello compreso tra l’asse della canna o del proiettile e la direzione della rigatura.
Dall’esame per confronto del verso, dell’inclinazione e della larghezza del letto dei solchi conduttori, presenti su due proiettili dello stesso calibro si trae, nel caso di coincidenza completa, un giudizio di identità di classe d’arma.
Successivamente, dal confronto di micro-impronte e in particolare dei gruppi di micro strie presenti in ciascuna riga,qualora ripetitive per posizione e forma, si può stabilire se sono appartenuti a cartucce sparate dalla medesima arma ed, eventualmente, dall’arma in sequestro, quindi un giudizio d’individualità d’arma.
Gruppi di microstrie ripetitivi per posizione e forma in uno dei sei solchi di rigatura presenti sul corpo cilindrico del proiettile.